Durata Viaggio

Ho fatto il giro del mondo in 157 giorni e 4 ore

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sabato 25 settembre 2010

Latino America


 

Nonostante le ansie e le emozioni simili a quelle prima della partenza per l'Australia che mi hanno assalito in aero sono caduto in un profondo sonno destato ogni tanto da qualche piccola turbolenza, talmente profondo che non mi sono svegliato per la colazione. Gia in attesa dell'aereo si respirava un altro clima: guasto all'aria condizionata con conseguenti 25 minuti di ritardo, annunci rigorosamente solo in spagnolo per la gioia degli inglesi che stavano su quel volo e appena aperto il gate invece della classica ordinata fila a cui questi paesi anglosassoni mi avevano abituato si forma un caotico mucchio di bagagli e persone che cercano di entrare tutti insieme, ma la ciliegina sulla e stato l'applauso all'atterraggio. In aeroporto dopo i controlli di rito cerco di raggiungere la zona di Miraflores, potevo scegliere tra un taxi condiviso per 50 eurocent o uno privato per qualche euro in piu. Ancora leggermente prevenuto verso questo paese e con qualche ansia ho scelto quello privato anche se poi mi é bastato camminare qualche ora per Lima per capire che non ci sono pericoli. In ostello conosco un tedesco (strano un crucco!!!) che ha quasi finito il suo viaggio tra Ecuador e Peru, lo trascino con me pensando che in due si corrono meno pericoli che da solo e qualunque cosa posso lanciare lui in pasto alle belve e scappare. Mai scelta peggiore avrei potuto fare, l'uomo piú pessimista mai conosciuto che trova il lato negativo di ogni cosa e trascina nel suo pensiero qualunque cosa gli orbiti intorno, fortuna che la sua visione negativa del sud america era contrastata dal mio entusiasmo o mi sarei tagliato le vene dopo pochi minuti. Mi ha immediatamente parlato malissimo del cibo e delle bevande peruviane, penso anche di capire perché non gli piaccia il cibo locale: abbiamo pranzato con delle empanadas prese ad un carrettino e ora é sdraiato sul letto con un forte mal di stomaco. Il traffico della cittá é micidiale, probabilmente é anche una dei luoghi piú rumorosi del mondo: il clacson é d'obbligo premerlo almeno ogni 5 secondi, attraversare la strada é un'ardua impresa dato che nessuno si ferma ne che sia rosso ne che tu sia sulle strisce. Lo spazio é poco su ogni mezzo pubblico, tocca stare compressi come sardine in autobus ma la musica latino americana a tutto volume su ogni vettura rende il tutto folcoristico. Anche l'architettura lascia un po a desiderare, fatta eccezzione per quella coloniale, palazzi incompleti si trovano un po' ovunque, probabilmente il piano regolatore della cittá é fatto da calabresi. Nonostante tutto ció la cittá é molto pulita e anche i suoi abitanti sembra che tengano molto all'igiene personale. Addirittura l'ostello in cui mi trovo é nettamente superiore ad uno qualunque in cui sia stato degli States. Le persone sono sempre inizialmente un pó chiuse ma quando capiscono che non sei americano o inglese si lasciano andare e diventano dei socievoli dispensatori di consigli.La parte difficile é lo spagnolo da quando ho messo piede fuori  dall'aereo non ho parlato inglese con nessuno eccetto i crucchi che stanno in ostello, la mia capacitá di espressione é molto ristretta: le mie frasi risultano essere  una combinazione dei verbi tenere, potere e volere rigorosamente sempre alla seconda persona singolare con l'aggiunta di qualche parola appena trovata sul vocabolario oppure le domande dove sta/ come si arriva in dato luogo...



PERO ESTAMOS MEJORANDO

2 commenti:

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