Durata Viaggio

Ho fatto il giro del mondo in 157 giorni e 4 ore

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lunedì 16 agosto 2010

Viaggiatore o turista

L'altro giorno stavo a Te Anua.
Sono arrivato presto la mattina quando una nube, troppo alta per chiamarla nebbia e troppo bassa per chiamarla  nuvola, ricopriva le colline che circondavano questa nuova meta sconosciuta.
Come sempre primo obbiettivo l'ostello: il YHA e' il piu vicino e con grande pigrizia mi sono buttato li. La mia camera non sarebbe stata pronta prima di mezzogiorno, sono le nove. Lascio lo zaino in ostello e comincio a cammanire sul lungolago.
Vedo su una sponda del lago un paesaggio che mi piace, voglio arrivarci e cosi comincia il mio litigio interiore: "No e' lontano" mi giro e cammino nella direzione opposta
"Se non ci vado non vedro da vicino quel posto che mi attira" mi rigiro e punto il luogo che come tanti altri senza motivo mi ha attratto.
Avro' fatto cinque o sei volte questo cambio di direzione mentre pensavo, fortuna che non c'era nessuno o mi avrebbe preso per matto.
Alla fine ho scelto di arrivarci. Era piu' vicino di quanto pensassi, un'oretta di cammino su spiaggia e bush, tanto che sono andato anche oltre, ho pure incontrato un tipo che vive dentro un pullmino che ha arredato come una casa con tanto di piante stufa e divano letto, questo e' molto Into the Wild, forse non crepera' in alaska ma pure qui fa molto freddo. Nonostante l'acqua del lago fosse limpida e cristallina quando ho cominciato ad avere sete ho preferito tornare indietro, non sono ancora cosi' tanto Into the Wild, quando banchettero' con un' alce da me scuoiata accompagnero' il mio pranzo con un buon calice di acqua di lago,  girandomi ho visto che la nube si era diradata e quelle che pensavo colline si sono rivelate alte montagne dalla cima innevata.
Il panorama e' nettamente migliorato. 
Ormai nella cittadella mi siedo su una panchina ad ammirare il lago completamente diverso da come lo avevo visto prima.
A quel punto entrano rapidamente in scena un  gruppo di persone palesemente italiani, ma potrebbero essere stati di qualunque altra nazionalita', chiassosi e intenti solo a prendere foto, pochi minuti risalgono in macchina e spariscono.
 Mi lasciano li solo con i miei pensieri, interrogandomi se sono come loro un semplice turista o se posso definirmi un viaggiatore solo perche il mio viaggio e' lungo, dormo negli ostelli e cerco di capire il piu' possibile della cultura locale. Non riesco a rispondermi neanche ora a distanza di giorni. Probabilmente mentre criticavo mentalmente quel gruppo perche' erano venuti fin la piu' per farsi le foto del lago che guardarlo o perche' erano giunti fin li per fermarsi dove tutti si fermano, qualcuno seduto mi fissava e mi criticava perche' a suo avviso per quanto cercassi di allontanarmi dal turista, per quanto ogni volta che trovassi un bivio scegliessi la strada meno battuta ai suoi occhi sono solo un turista che si ferma un po oltre l'apparenza.

Dimenticandoci i miei deliri ecco cosa ho combinato nei giorni passati...

Abbandono dopo sola mezza giornata la deludente Wellington per Christchurch, che anche mi delude, sto scoprendo che non mi piace piu stare nelle citta' ma preferisco stare nei piccoli paesini in cui mi pesso dedicare al bushwalking e trovare paesaggi strepitosi, o forse qui nelle citta' non c'e' nulla da vedere...
Quindi abbandono anche Christchurch direzione Lake Tekapo tra le alpi neozelandesi, per una volta la guida ci ha preso, tra le montagne innevate si nasconde un magnifico lago dall'acqua turchese.
Appena scendo dal pullman, purtroppo, devo utilizzare per la prima volta la copertura di plastica dello zaino, una pioggia gelida mi accoglie in riva al lago. Nonostante cio' mi avvicino al lago, congelandomi sempre di piu', e mi fermo un po a guardarmi intorno. Una volta persa completamente la sensibilita' a mani e piedi mi avvio alla ricerca dell'ostello, non e' difficile il paesino e' di 300 abitanti 3 ostelli 4 alberghi di lusso e un pub.
Al primo ostello che incontro alla reception quando chiedo una stanza mi rispondono con un laconico "Fully booked" dopodiche blaterano qualcosa e aggiungono un sarcastico "Good Luck". Non ho capito praticamente nulla di quello che mi hanno detto fra "fully booked" e "good luck", ma non so come ho intuito che dove correre a riprendere il bus se non volevo morire congelato in quel paesino. Ed e' cosi' che e' cominciata una tristemente comica e disperata corsa verso la fermata, fortuna che il pullman era appena partito e andava nella direzione in cui venivo, sbracciandomi e urlando in mezzo alla strada l'ho costretto a fermarsi.
L'autista ha fatto un po di storie ma alla fine mi ha fatto salire, direzione Queenstown.

Ho perso un lago ma ne trovo un'altro. Queenstown la meta sciistica piu famosa della Nuova Zelanda e' una piccola cittadina che sorge sulle due sponde di un grande lago circondato da montagne, o piu correttamente la  cittadina sta su una sponda, le costose case vacanza e gli alberghi di lusso stanno dall'altra parte.
Qui decido di dedicarmi ad una giornata di sci e mi vado ad affittare l'attrezzatura. L'idea di base era di farsi una giornata sulla neve, anche soffrendo un po il freddo dato che non ho l'abbigliamento e pensavo di dover sciare in jeans, ma alla fine un olandese mi ha prestato sia la tuta da sci che i guanti. Il che non e' servito a non farmi morire congelato, ma ne e' valsa la pena. L'autista che guidava il pullmino fino alle piste (che stanno a 20km da queenstown e ci abbiamo impiegato 40 minuti ad arrivare) era al suo primo giorno, e' partito dopo alcuni tentativi di mettere la prima e con delle frenate brusche tipiche di chi non e' abituato al pedale del freno del mezzo che sta guidando, quando ho visto la strada tutta tornanti che si inerpicava sulla montagna ho realmente temuto che il mio viaggio sarebbe finito qui!

P.s.
Maledetto google ogni volta che riesco a togliere le pubblicita' ne mette altre...

4 commenti:

  1. Hai visto che avevo ragione,adesso i capelli ti stanno bene.Ti sei portato i miei sci nello zaino?

    Stefano(papi)

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  2. In alcune foto la NZ sembra l'isola di Lost.

    Papi

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Sciare il 15 agosto non ha prezzo

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