Sono 5 ore che siedo in fondo all'autobus e ne mancano ancora 3 alla mia meta quando si ferma in un posto magnifico: un paesello con una sola strada asfaltata, al centro c'e il "general store" un edificio di 2 piani costruito con la lamiera e il nome dipinto in nero con una bomboletta spray, anche le altre case sono nello stesso stile tranne alcune che penso siano dei prefabbricati. Dalla strada principale si diramano nel bosco e nel bush alcune strade sterrate con la solita terra rossa (ecco da dove viene quella dei campi da tennis).
Quel paesino sembra uscito dal set di qualche film. Quando l'autista si e fermato per caricare un pacco gli ho chiesto se poteva farmi scendere li, ma con mio immenso dispiacere mi ha detto che non c'era alcun posto per dormire e che il prossimo bus sarebbe passato quando ci sarebbe stato un altro pacco da ritirare.
Chiusa questa piccola digressione sulla bellezza e su quanto mi abbia colpito questo rapido passaggio nell'outback vediamo di aggiornarvi su quello che ho fatto negli ultimi giorni...
Partendo da Townsville abbiamo raggiunto Airlie Beach un'altra minuscola cittadina costituita da due vie piene di ostelli, locali, fast food e ovviamente agenzie di viaggio che organizzano i vari tour (non avete idea di quante ce ne siano ovunque si vada, non so se ci sono piu tedeschi o agenzie). Arriviamo nel paesello all'ora di pranzo e trovato dove dormire andiamo a prenotare le escursioni alle Whitsundays Islands, Diego sceglie per un tour di 3 giorni con corso di immersioni, io invece di un "all in one day" con visita a Whithaven Beach.
Dopo 3 giorni passati a stretto contatto e giunto il momento di salutarci, ci scambiamo i numeri ed un abbraccio con la promessa di incontrarci a Hervey Bay o Brisbane, o anche in Brasile, ma quando gli ho detto cosi la sua risposta e stata "I will be really really upset with you if we don't meet again before I leave Australia".
Senza ombra di dubbio Diego e l'unica persona incontrata in questo viaggio in cui ero sincero quando dicevo di volerlo rivedere, spero andra cosi...

Quel che ho fatto il giorno dopo e degno di una strisciolina:
Sono stato in autobus dalle 11 alle 19 per raggiungere Rockhampton, sceso dal pullman ho seguito un Olandese che si era mostrato molto sicuro su dove andare, e dopo un quarto d'ora che camminavamo mi son fatto venire i dubbi e ho controllato la mappa, semplicemente invece che girare a sinistra era andato a destra, in pratica teneva la mappa al contrario e cosi ci ha fatto perdere, il coglione aveva pure un tom tom e si e perso. Ho preso io la mappa e lo ho riportato sulla retta via (faccio ritrovare la strada alle pecorelle smarrite). Citta del nulla alle 8 tutto chiuso.
Ho scoperto che i miei problemi con l'inglese non sono dovuti a me, ma semplicemente che quasi tutti e i madrelingua inglese parlano il loro dialetto, come se a uno straniero che ha studiato l'italiano lo metti a parlare con un sardo...
Mi sono anche reso conto di quali sono le frasi che mi sento dire piu spesso:
1) Oh Rome, Cool
2) I'm German
3) You are Italian! So you are a good chef
AHAHAH!
RispondiEliminaI'm German! AHAHAHAH
Claudio che brutto commento!
RispondiEliminaStefano, come avrai già notato anche su facebook d'ora in poi ti risponderò in modo secco e conciso:
RispondiEliminawhore.