Durata Viaggio

Ho fatto il giro del mondo in 157 giorni e 4 ore

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venerdì 13 agosto 2010

Nella terra di mezzo

La Nuova Zelanda mi sta dando proprio quello che mi aspettavo.I backpacker festaioli dopo Auckland sono del tutto spariti lasciando spazio a veri viaggiatori che si spostano per vedere il mondo, la gente e' molto piu' ospitale  e gentile rispetto agli australiani e il loro accento e' piu' facilmente comprensibile. Inoltre riesco a rimedierare passaggi dai neozelandesi senza alcun problema, il che mi fa sembrare di essere in un racconto di Kerouac o Chatwin

La prima tappa del mio viaggio dopo Auckland e' Thames, piccola cittadina, non c'e' assolutamente nulla se non un supermercato qualche pub e due fast food (sono ovunque!! vai anche nel peggior posto dimenticato da dio e stai pur certo che Subway Mc Donald e Burger King non mancheranno!) , si mette subito bene, chiedo indicazioni per raggiungere l'ostello alla persona giusta che si offre infatti di darmi un passaggio, si chiama Mike avra' una sessantina di anni circa e guida il carro attrezzi , quando si ferma davanti l'ostello mi dice che ha una macchina da caricarsi 10km dopo la citta' e che mi puo far fare un tour della costa in cambio di una mano. Mi riporta all'ostello dopo un'oretta, abbiamo caricato una macchina scassata di una coppia che poi abbiamo riscaricato alle stesse persone in una casa nel bush...
Anche l'ostello e' fantastico: accomodante e comfortevole come pochi altri.
Chiedo alla proprietaria consigli su come raggiungere i Pinnacles e salirci, unico motivo per cui sono venuto fin qua, la signora mi fa parlare con una coppia tedesca che ha una macchina e mi promette un passaggio per la mattina dopo. Non lo faranno, spariranno senza dirmi nulla... Stronzi.
Conosco anche Hadrien, un ragazzo francese che stava prima in Nuova Caledonia e ora stava aspettando che degli amici lo raggiungessero, vado con lui a vedere la partita del tri (si scrive cosi') nations e decide di seguirmi il giorno dopo sui pinnacles.
E' stato proprio lui la mia salvezza quando ho realizzato che ci avevano lasciato a piedi: ho visto che un altro ragazzo francese dell'ostello aveva una macchina e l'ho spedito a chiedere un passaggio, e' stato talmente bravo che ha convinto Etienne, il proprietario della macchina, a venire in cima con noi in modo di avere un passaggio pure per il ritorno.

Tornati dalla scalata l'ostello non aveva piu' una camera per noi, avevo fatto il check-out perche non pensavo di fermarmi a dormire  ma la fatica mi ha costretto a spendere una seconda notte in Thames, ci siamo dovuti accontentare della camera che stavano pitturando, non male un buono sconto soltanto per un po di puzza di vernice...

Mi rimetto in marcia e raggiungo Rotorua, zona termale che sorge nella bocca di un vulcano spento, ennesima sola mollatami dalla Lonely Planet che ormai non leggo per trovare dove dormire ma soltanto per sapere cosa c'e' nei posti in cui vado, ma a quanto pare dovrei smettere di usarla.
Rotorua, o come la chiamano i Kiwi Roto-Vegas a mio avviso senza alcun motivo perche' questo soprannome lascia suppore che sia un posto pieno di casino' o con una frizzante vita notturna, infatti la sera sembra una citta' fantasma. La zona e' comunque interessante, la citta' si trova dentro la bocca di un enorme vulcano e nei parchi ci sono pozze di acqua calda o fango bollente e geyser, addirittura ce ne e' uno che spruzza acqua ogni mattino esattamente alle 10.30 (sembrerebbe una sorta di miracolo della natura se non fosse che ci buttano dentro il sapone per creare lo spruzzo). Ho anche avuto modo di ammirare un triste spettacolo Maori che piu' mi ricordava una recita scolastica.

In fretta abbandono la deludente Rotorua per Taupo un'altra piccola cittadina che sempre si trova all'interno della bocca di un vulcano e anch'essa e' in riva ad un lago. Mollo il backpack al primo ostello e mi incammino per le huk falls, dopo 1.30h di cammino in riva al fiume giungo alla stretta gola che costringe il fiume a trasformarsi in rapide e a sfociare in un piccolo lago con un salto di una decina di metri. Dopo aver perso qualche minuto a contemplare il tutto mi rimetto subito in marcia, direzione craters of the moon. Lungo la strada per i craters of the moon una coppia di treviso che avevo conosciuto poco prima alle cascate si ferma e mi offre un passaggio. Questa meta turistica ricorda molto Te Puia che ho visitato ieri ma priva di geyeser. Sempre con la coppia di Treviso, dopo qualche minuti di indecisioni, mi dirigo ad una serie di pozze d'acqua termale che, purtroppo, si trovano piu vicino a Rotorua che a Taupo. Nella mezz'oretta passata in macchina per raggiungere Wai-Ta-Po (non credo si scriva cosi ma non ricordo bene) stavo gia vagliando le varie ipotesi per tornare a Taupo:
 autobus, no da li non partono autobus per Taupo,
autostop, no su questa strada mi investono se provo a fare autostop
alla fine l'idea migliore era farmi dare uno strappo fino a Rotorua e prendere di notte il bus per Taupo. Ma sono stato fortuna, proprio come detto da loro hanno voluto fare una buona azione e mi hanno gentilmente riaccompagnato fino alla mia sistemazione per quella notte, grazie a loro mi sono potuto godere una bellissima giornata e anche una parte della Nuova Zelanda che altrimenti avrei ignorato...

Il giorno dopo in mattinata si riparte direzione Wellington, punto di partenza per la South Island...


1 commento:

  1. Marco,

    !mi compañero jodido!

    ?Que Tal?

    Estoy muy alegre con sus fotos! Son muy Lindas!Pero estoy triste porque no estoy caminando contigo en Nueva Zelanda.

    Contacte me siempre que posible.

    Suerte,
    Diego Felix.

    Consello - Use el Google Translator para leer o que escribo.JAJAJAJAJAJAJAJA

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